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    Sentiero del Re di Sassonia dalla Val Rio del Lago
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SentieriNatura
I percorsi di SentieriNaturaR36

Sentiero del Re di Sassonia dalla Val Rio del Lago

Avvicinamento

Dalla località di Sella Nevea, raggiungibile da Chiusaforte attraverso la statale n.13 Pontebbana, scendere verso Cave del Predil per poco più di 5 km fino al ponte sul Rio Bianco. (m 989, cartello CAI, piccolo spiazzo a destra o parcheggio presso il Rio della Trincea). Qui si può giungere anche da Tarvisio risalendo la Val Rio del Lago.

Descrizione

Sulle indicazioni del segnavia CAI n.625, si prende a risalire la sinistra orografica del vallone del Rio Bianco. Ci si mantiene inizialmente a poca distanza dal greto principale poi, oltrepassata una zona di macigni cariati, ci si innalza restando prevalentemente nel bosco di faggio. Si interseca il greto di un rio secondario e più in alto un piccolo impluvio a cui fa seguito una caratteristica zona di placche lisce ed inclinate. Ancora un breve tratto di bosco, quasi in falsopiano, ed il sentiero confluisce sul greto del Rio Bianco che si guada senza difficoltà, proseguendo sull’altro lato della valle. Con alcune ampie svolte (sorgente) si accede così al ripiano diradato della capanna Brunner (m 1432). La costruzione, dopo un lungo periodo di abbandono, è stata completamente risistemata e sarà disponibile a partire dall’autunno 2010 (informazioni presso il CAI di Tarvisio). Dalla capanna si piega a sinistra innestandosi sul segnavia CAI n.629 (cartello CAI per rifugio Corsi e Sentiero del Re di Sassonia) che attraversa un ultimo tratto di bosco per poi uscire su terreno più aperto, a ridosso delle pareti delle Cime di Rio Bianco. Si attraversa un canalone ingombro di sassi oltre il quale ha inizio la parte più spettacolare della nostra escursione. Mentre alla nostra sinistra il versante si fa sempre più scosceso, il sentiero si avvicina ad una parete rocciosa intersecata da una cengetta detritica che si percorre con l’aiuto del cavo passamano. Aggirato uno spigolo la rampa prosegue ora molto esposta (cavo) fino a raggiungere terreno più semplice tra mughi e larici. Ci si affaccia così alla rientranza che conduce ad un pulpito, ma per arrivarci dobbiamo contornare una parete rocciosa sfruttando una specie di nicchia scavata e stillicidiosa (cavo). Superato il passaggio, l’impressione che se ne ricava è quella di un tratto molto esposto ma, in realtà lo spazio per camminare è sempre molto ampio. Dal belvedere tra i mughi il sentiero scende rasentando una parete aggettante per affacciarsi più avanti sul primo dei due canaloni che dovremo superare. Camminando ora su un sentierino friabile (cavo, staffe e rinforzi in legno) si perde quota per assecondare alcuni speroni in ambiente grandioso e selvaggio. Giunti nei pressi del canalone, se ne attraversa il greto senza problemi rimontando poi un colatoio roccioso (cavo) verso una costa di mughi. Si riprende a salire con una serie di ampie svolte avvicinandosi poi con un traverso al bordo del secondo canalone. Oltrepassato un piccolo rio si scende un aereo sperone di mughi (cavo, staffe) guadagnando infine tra le ghiaie il fondo del greto. Frecce e segnavia ci portano a scendere qualche metro per poi imboccare un canalino friabile che va risalito con l’aiuto della corda fissa. Il bosco di faggio sembra ormai vicinissimo, ma ci attende un ultimo piccolo impluvio (cavo) oltre il quale le difficoltà sono praticamente terminate. Dopo qualche svolta nella faggeta, intorno a quota 1450, si incontra a sinistra il segnavia CAI n.650 che possiamo utilizzare per la discesa. Volendo invece ampliare l’escursione, il Sentiero del Re di Sassonia prosegue fino al rifugio Corsi, sempre con il segnavia CAI n.629. In tal caso ci si inerpica sulla destra riprendendo velocemente quota tra i mughi, in vista del ripiano della malga Grantagar. Dopo aver incontrato un piccolo rio, il sentiero prende a traversare oltrepassando un tratto friabile consolidato da tronchi. Il piacevole falsopiano si interrompe in corrispondenza di un marcato canalone che ha profondamente inciso il versante. Qui il sentiero cala ripidamente fino a toccare il fondo del canale (acqua) e risale sull’opposto versante dapprima lungo un rampa gradinata (cavo) e quindi a strette svolte fino ad uno spallone di larici. Da qui si scende ad assecondare un altro impluvio (cavo) poi, oltrepassata una fascia rocciosa, si riprende definitivamente a salire in diagonale raggiungendo la testata del vallone alla base dello zoccolo su cui sorge il rifugio Corsi. Lasciata a sinistra la discesa per il sentiero dei Tedeschi, ci si sposta sulla destra, risalendo per balze rocciose articolate, fino a riuscire sul pianoro che ospita il rifugio Corsi (m 1874). Per la discesa si riutilizzerà il Sentiero del Re di Sassonia fino all’innesto con il segnavia CAI n.650 di cui si è già detto. Dalla selletta con resti di postazioni si taglia in diagonale un ripido pendio boscato per innestarsi infine sull’originaria mulattiera di guerra di Cima Pesce. Con una lunga serie di anse, si perde quota comodamente nel bosco intersecando più in basso per un paio di volte il greto di un piccolo rio. Ormai in vista delle ghiaie della Val Rio del Lago, si scende ancora fino ad uscire sulla strada asfaltata a pochi metri dal ponte sul Rio della Trincea.

Avvertenze

Il Sentiero del Re di Sassonia è interrotto dal 2012 per una frana che ne ha asportato i cavi di sicurezza. E' in previsione una sua risistemazione ad opera del CAI Tarvisio al quale si rimanda per informazioni aggiornate.

Questa descrizione e la relativa scheda di approfondimento sono disponibili nel volume I Sentieri della Rupe
Sentieri CAI
Escursione
Attrezzature
A - Passamani
Mese consigliato
Luglio
Carta Tabacco
019
Dislivello
1200
Lunghezza Km
13,4
Altitudine min
989
Altitudine max
1874
Tempi
Dati aggiornati al
2009
I vostri commenti
  • 05/07/2020 Fatto ieri il primo tratto senza salire al Corsi. Agibile.Mandi
  • 26/10/2018 Ho ripercorso il 24/10/18 questo bellissimo itinerario dopo due anni dall'ultima volta, trovando il sentiero e le attrezzature nel medesimo stato, questa volta però l'autunno così mite ci ha regalato una fantastica e calda giornata di sole, il vento, che in quota doveva essere sostenuto, ci ha risparmiato dandoci la sensazione di essere in una giornata di metà settembre. L'itinerario comunque è di un certo impegno e richiede passo sicuro e kit da ferrata al seguito per i tratti più ripidi ed esposti.Nel complesso è di grande soddisfazione per l'ambiente vario e selvaggio.
  • 06/10/2018 Rettifico e preciso il mio precedente commento: a fare tutto il giro 650-629-625 fino a bivacco Gorizia e poi ritorno via 625, abbiamo impiegato 6 ore e mezza circa. I tempi indicati nelle tabelle Cai sono in effetti un po’ “tirati”, ad esempio indicano 1.45h per percorrere il tratto centrale del Re di Sassonia, ma io direi che camminando con ritmo regolare e senza perdere tempo le 2h ci stano tutte. Lo stesso vale per l’ora e un quarto indicata per la salita Brunner-Gorizia
  • 05/10/2018 Itinerario un po’ diverso dalla relazione SN: abbiamo percorso il Re di Sassonia in senso inverso a quanto proposto nella stessa, accedendovi dal sent. 650, per poi raggiungere la capanna Brunner (provvidenziale la fontana, acqua freschissima!) e quindi il bivacco Gorizia, lungo il sentiero 625. 1300m di dislivello per 7.30h soste escluse.Sentiero Re di Sassonia in condizioni di perfetta percorribilità, discretamente faticoso, un continuo saliscendi (circa 300m il dislivello complessivo dall’incrocio col sent. 650 a quello con il 625 in corrispondenza della capanna Brunner), attrezzature in buono stato e percorrenza divertente. Avevamo il kit da ferrata al seguito ma non l’abbiamo usato, in realtà l’unico punto in cui si può pensare seriamente di assicurarsi è un passaggio esposto attrezzato con cavo e staffe ad una ventina di minuti dal Brunner, non proprio elementare, per cui se si fa il Re di Sassonia per la prima volta è bene avere il kit al seguito. Gli altri punti più ripidi/rocciosi sono attrezzati con ottimi passamani
  • 24/07/2017 Percorso in data 13 luglio 2017. Confermo ottimo stato attrezzature ma il sentiero richiede attenzione in tratti decisamente stretti senza corrimano. Dal Rifugio Corsi sono sceso a Malga Grantagar e quindi lungo la carrareccia di servizio al Rifugio raggiungendo la strada in un punto parecchio distante dal parcheggio d' inizio itinerario. Fortunatamente un' anima pia si � offerta di darmi un passaggio; non me la sento di consigliare questa variante!
  • 16/10/2016 16-10 2016 Percorso oggi dal rifugio Brunner.Molto ben segnalato e attrezzato in special modo con le nuove staffe.Proseguito per il rifugio Corsi,forcella Vallone,bivacco Gorizia e di nuovo al Brunner.Anello molto bello e appagante fatto in una calda giornata autunnale.Per il Re di Sassonia consigliabile autoassicurazione specie per il nuovo tratto attrezzato.Molto esplicativo il cartello posto all'izio del sentiero.
  • 15/10/2016 Percorso giovedì 13 ottobre in una fresca giornata autunnale, il tempo buono ha tenuto fino al termine del giro che abbiamo effettuato io e mio figlio Massimiliano interrompendo l'escursione al bivio con il sentiero 650 che ci ha riportato a valle. L'escursione è molto remunerativa, in ambiente selvaggio e solitario. le attrezzature, come già detto nei precedenti commenti, sono ineccepibili (complimenti ai volontari del CAI di Tarvisio)e tutto il percorso è ben tracciato e segnalato. Kit da ferrata e casco indispensabili nel tratto nuovo più ripido. Dislivello totale mt.765.
  • 14/08/2016 O adesso o mai più, quindi adesso che è di freschissima manutenzione. Sempre gradevole la salita alla Capanna Brunner mentre il Rio Bianco saltella e zampilla sulle candide rocce, alla capanna troviamo due escursionisti che vi hanno trascorso la notte e son pronti a partire, ci lasciano in dote abbondanti porzioni di crostata, gradita molto (tanto poi si cammina...). Il sentiero atrrezzato inizia proprio a sinistra, nuovissimo cartello e segnavia ancora gocciolanti, frecce rosse e bolli indicano sempre la via da seguire, davvero un grosso lavoro quello fatto dai volontari del Cai di Tarvisio, cavi e staffe in perfette condizioni; per la mia gamba corta ho avuto bisogno di un aiutino per arrivare alle pima staffa che permette di salire la paretina rocciosa del tratto più esposto; indossato imbrago e casco lungo tutto il percorso attrezzato. Giornata fortunata, immediatamente all'inizio delle attrezzature dietro a noi due amici con cui abbiamo piacevolmente condiviso i saliscendi e le ghiaiette chiacchierando e celiando, loro per la verità avevano grandi idee, salire anche a Forcella Vallone e facendosi il Sentiero del Centenario......!!!!!! e invece abbiamo concluso l'anello senza salire nemmeno al rifugio Corsi, deciso all'unanimità che per oggi tutto finiva davanti ad un bel piatto di tagliatelle ai funghi porcini e fresca radler
  • 17/07/2016 Percorso oggi il ripristinato sentiero del re di Sassonia, nel tratto fra la capanna Brunner e il bivio con il sentiero cai n. 650, che ho utilizzato per la discesa. Tratti attrezzati ok. Assolutamente consigliato l'uso del set da ferrata nel tratto più esposto. Complimenti ai volontari del cai di Tarvisio che hanno fatto un ottimo lavoro. Mauro.
  • 08/07/2014 giovedì scorso 3 luglio noi Giro Vaghi siamo andati in Valle del Rio Bianco con l'obiettivo di percorrere il sentiero Re di Sassonia. Giunti alla capanna Brunner però abbiamo trovato un bel cartello con divieto di transito per frana. Decidiamo di raggiungere il rif.Corsi passando per il bivacco Gorizia. Nella conca del bivacco però c'è ancora molta neve e la Forcella del Vallone lassù sembra impraticabile . Tentiamo di salire per il sentiero del centenario ma anche qui, verso la forcella, molta neve e senza ramponi e picozza rinunciamo. Rientro mesto per la valle di andata mentre alcuni ragazzi arrampicavano sullo spigolo nord della Cima Alta di Riobianco nella bella giornata di sole.
  • 16/09/2012 Il Sentiero CAI n.629, “Re di Sassonia”, nel tratto tra la Capanna Brunner e il bivio con il sentiero CAI n.650 è inagibile per una frana che ha asportato i cavi di sicurezza.Si consiglia, per raggiungere il Rifugio Corsi, di percorrere il sentiero CAI n.650 passando per Cima Pesce e proseguire per il sentiero CAI n.629, o il sentiero CAI n.625 passando per la Capanna Brunner, il Bivacco Gorizia e Forcella Vallone. (info da Rifugio Corsi)
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  • Spettacolari vedute
    15/10/2016 Spettacolari vedute
  • Un simpatico incontro con un camoscio
    15/10/2016 Un simpatico incontro con un camoscio
  • si prosegue su traverso
    12/09/2016 si prosegue su traverso
  • il percorso è molto esposto
    12/09/2016 il percorso è molto esposto
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    12/09/2016 le stesse attrezzature viste dall'alto
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