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Sentiero dei Forestali dal Lago di Selva (Val Silisia) |
21-01-2020 19:23 |
laura.molinari |
Il 19 gennaio 2020, prendendo spunto da una trasmissione di SN dello scorso autunno, abbiamo percorso quasi integralmente il Sentiero dei Forestali, itinerario anulare oggetto di un recente ed efficace intervento di ripristino, tabellatura e valorizzazione con numerosi cartelloni didattici che illustrano in modo semplice ed accattivante l’ecosistema circostante e la vita dei suoi abitanti, uomo compreso. L’avvio del sentiero si trova sul dosso del Panuĉ (m. 651 – possibilità di parcheggio per circa 8 autovetture), raggiungibile dal borgo di Selva per la stradina asfaltata e sterrata (coincidente con il segnavia CAI 966) che transita sopra la diga e che poi costeggia il lato meridionale del Lago di Selva per tutta la sua lunghezza. Dal Panuĉ si imbocca la pista in direzione sud-ovest e si trova immediatamente un primo, grande cartello con alcune brevi note esplicative e la cartografia con il tracciato del percorso (foto allegata). Si prosegue in moderata salita sino ad un tornante, dove una freccia con l’indicazione “Sentiero dei Forestali” invita ad abbandonare la pista per imboccare i sentieri CAI 967 e poi 968, che fungono da scorciatoie alla pista stessa, tagliando diversi tornanti. I segnavia, che in questo tratto affiancano quelli CAI, sono costituiti da un’aquila gialla su scudo verde, simbolo del Corpo Forestale Regionale. Tramite un ultimo tratto su pista, si giunge ai ruderi di Casera Roppa (Ropa sulla Tabacco), immersi completamente nel giovane bosco. Si prosegue tramite il sentiero che sale tra i faggi, ben tracciato, senza difficoltà e con pendenza non faticosa, addolcita da tornantini nel tratto superiore, più ripido. Una ventina di minuti oltre Casera Roppa, un belvedere protetto da una staccionata offre un primo spunto panoramico verso la parte orientale del Lago di Selva, con la diga e le montagne della Val Tramontina. Attorno a quota 1100 fa la sua comparsa anche un velo di neve. Il sentiero si porta sotto una parete rocciosa e poi raggiunge una sorta di insellatura nel bosco, con i ruderi di un muretto. Lo spessore della neve comincia ad essere più consistente e a nascondere un po’ la traccia, ma i segnavia sono sempre numerosi e ben visibili e si prosegue senza problemi. Appena oltre, la vegetazione si dirada e ci lascia intravedere Casera Salincheit (aperta – sulla Tabacco il toponimo è invece Salinchieit), che raggiungiamo con un ultimo, breve strappo. Il panorama dalla casera è molto ampio, ma la temperatura è bassa, il sole non riesce a mitigare l’effetto del vento e non ci tratteniamo a lungo. Il percorso prosegue dietro la casera sul sentiero CAI 973, prima con una breve salita, poi traversando ed infine scendendo nella bella e soleggiata conca di Casera Valine (aperta), dove l’aria è tranquilla e la temperatura molto più mite. Sempre guidati dai segnavia gialloverdi e dalle frecce, si scende sulla pista sotto l’edificio, ma la si abbandona quasi subito per imboccare sulla sinistra l’ottimo sentiero (tratteggio nero sulla Tabacco) che divalla nel bosco di faggi sino ad intercettare il segnavia CAI 967; alternando tratti di sentiero e di pista, si chiude l’anello nei pressi dei “Ciuccui” e si rientra al punto di partenza del Panuĉ ricalcando il tratto iniziale. Percorso didattico molto interessante e piacevole, con difficoltà di tipo escursionistico, ottimamente tracciato e segnalato; svolgendosi per lo più nel bosco, è panoramico solo nella parte alta compresa tra le due casere. Il dislivello è di 850 metri, lo sviluppo di circa 10 km, e ci ha richiesto 4 ore e 30 con passo tranquillo. Allego il file gpx della nostra escursione avvertendo che, nel tratto iniziale, vi sono due varianti rispetto al sentiero ufficiale, in quanto siamo partiti dal tornante prima del Panuĉ imboccando da subito il CAI 967 e abbiamo raggiunto Casera Roppa attraverso una traccia segnalata con bolli rossi, un po’ più impegnativa. Da Casera Roppa in poi il nostro percorso ricalca fedelmente quella ufficiale. Chiudo con un pensiero riconoscente al Corpo Forestale di Maniago, che ha curato il ripristino della sentieristica, e anche agli autori dei tabelloni esplicativi, veramente ben fatti e che ci hanno strappato più di un sorriso. |
Allegato: DSC01206.JPG |
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21-01-2020 19:24 |
laura.molinari |
Particolare del tabellone iniziale con evidenza del tracciato del Sentiero dei Forestali |
Allegato: DSC01207.JPG |
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21-01-2020 19:26 |
laura.molinari |
L'avvio del percorso, inzialmente su pista, dall'elevazione del Panuĉ. In fondo, dietro la sbarra, si intravede il cartellone iniziale |
Allegato: DSC01208.JPG |
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21-01-2020 19:31 |
laura.molinari |
Il tornante dove si abbandona la pista e si segue il sentiero. Tutti i bivi sono ben segnalati da cartelli come questo. |
Allegato: DSC01154.JPG |
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21-01-2020 19:32 |
laura.molinari |
Il simbolo del Corpo Forestale Regionale, che funge da segnavia per tutto il percorso, in questo caso affiancato dal segnavia CAI. |
Allegato: DSC01155.JPG |
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21-01-2020 19:34 |
laura.molinari |
I ruderi di Casera Roppa, con uno dei numerosi tabelloni didattici |
Allegato: DSC01160.JPG |
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21-01-2020 19:35 |
laura.molinari |
Il belvedere verso quota 1050, oltre Casera Roppa |
Allegato: DSC01163.JPG |
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21-01-2020 19:36 |
laura.molinari |
Il comprensorio di Casera Valine |
Allegato: DSC01180.JPG |
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21-01-2020 19:38 |
laura.molinari |
Errata corrige foto precedente: Casera Salincheit. N.B. tale toponimo è indicato sulla porta della casera, sulla cartografia Tabacco risulta invece Salinchieit |
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21-01-2020 19:39 |
laura.molinari |
Casera Valine |
Allegato: DSC01188.JPG |
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22-06-2020 12:24 |
cristina.chieu |
Grazie Laura di aver condiviso relazione e tracciato. Ieri ho portato alcune amiche su questo sentiero e ne sono rimaste entusiaste. |
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22-06-2020 20:16 |
laura.molinari |
Grazie a te, sei molto gentile. Mi fa piacere che quanto ho scritto vi sia stato d'aiuto. |
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