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    La Palma - Las Tricias
BlogSentieriNatura
lunedì 3 febbraio 2020
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Las Tricias

Quella di oggi è una escursione che si svolge in ambiente rurale, tra vecchie abitazioni, una passeggiata che alterna momenti di tranquillità a spunti archeologici. Punto di partenza è il piccolo borgo di Las Tricias dove possiamo trovare parcheggio nei pressi della Chiesa. L'inizio è sulla sinistra lungo la stradella cementata che scende presso il parco giochi.
01-A gennaio fioriscono i mandorli01-A gennaio fioriscono i mandorli
02-Tra le case di Los Barreros02-Tra le case di Los Barreros
La discesa prosegue su sentiero verso le case di Los Barreros tra orti, coltivi e muretti a secco. Anche i mandorli sono in fiore: in questi giorni si è tenuta infatti la relativa festa proprio in questo settore di La Palma. Nel dedalo delle varie direzioni ci guida di tanto in tanto qualche indicazione con la scritta Buracas, la nostra destinazione. Ad un crocevia ci si ricollega al segnavia principale bianco rosso. Il cortile di una casa, a pochi metri dalla strada, è ombreggiato da un alta dracena e diversi gatti si aggirano tra i materiali accatastati. La prosecuzione è lungo la strada in discesa, ma solo sino alla successiva curva dove abbandoniamo definitivamente la LP 114 per piegare a sinistra una pista lastricata. Alle successive diramazioni, i cartelli ci indirizzano verso la piccola altura che ospita un antico mulino di gofio con annesso museo.
03-Il vecchio mulino del gofio03-Il vecchio mulino del gofio
Il cammino riprende lungo uno stretto passaggio che sembra la copertura di una conduttura e successivamente lungo la strada che passa accanto al mulino. Alla nostra sinistra sprofonda ora il ripido versante del barranco de Izcagua, sorvolato da un gruppo di gracchi corallini. Oltre il mulino, la strada scende a svolte fino ad esaurirsi presso alcune abitazioni. La prosecuzione è sulla destra verso il successivo costone dove ritroviamo il GR 130. Tramite questo scendiamo nella gola sottostante non prima di avere sfiorato un minuscolo bar. In breve si arriva sotto la parete che presenta una serie di cuevas abitate in passato dai nativi. Alcune diramazioni accompagnano a visitare i siti di alcuni petroglifi, non semplici da individuare. Molto interessante invece la ricostruzione di un riparo con fronde che suggerisce come poteva essere abitata la cavità.
04-Finca con dracene in vista mare04-Finca con dracene in vista mare
05-Nella conca delle cuevas di Buracas05-Nella conca delle cuevas di Buracas
Dopo la visita al sito archeologico è tempo di invertire la marcia e utilizzare il GR 130 per risalire fino a Las Tricias. Nel primo tratto si rimonta una costa punteggiata dalle dracene incontrando lungo la salita punti di libera vendita di frutti, semi e piccole piantine locali, prelevabili lasciando qualche euro nel relativo contenitore. Il tratto successivo è in comune con quanto già fatto all'andata poi, per diversificare possiamo anche seguire la strada asfaltata principale. In ogni caso arriveremo alla chiesa di Las Tricias e al bel terrazzo panoramico con annesso bar.
06-Il sentiero lastricato di rientro06-Il sentiero lastricato di rientro
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