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    Elba - Semaforo, Tavola e monte di Cote
BlogSentieriNatura
domenica 25 ottobre 2020

Semaforo, Tavola e monte di Cote da Chiessi

L'ultima giornata all'Elba si presenta finalmente soleggiata e stabile, una buona occasione per affrontare l’escursione che da giorni rimandiamo, la salita da Chiessi al valico della Tavola. Il parcheggio è il solito, nei pressi della Chiesa: questa volta però iniziamo percorrendo la strada principale verso Patresi fino a incontrare a destra le indicazioni del segnavia CAI 125 che inizia con una bella gradinata. Dopo un piacevole tratto iniziale il sentiero prende quota con una lunga serie di brevi e regolari tornanti in ambiente abbastanza aperto.
01-Patresi con il faro01-Patresi con il faro
Esaurite le svolte, si piega verso destra in bella visuale su Chiessi e la sua valle, entrando anche nella boscaglia di eriche e corbezzoli. Ancora una lunga diagonale e qualche svolta e arriviamo al bivio per il Semaforo: per raggiungerlo prendiamo a sinistra guadagnando in breve il panoramico ripiano che ne ospita i ruderi. L'edificio veniva utilizzato per il controllo del traffico marittimo nel braccio di mare verso la Corsica: una visita all'interno ci mostra pavimenti crollati e scale ormai inutilizzabili mentre all'esterno è ancora ben visibile la fontana semicircolare, non più attiva.
02-L'interno del Semaforo02-L'interno del Semaforo
03-Il crinale con l'edificio del Semaforo03-Il crinale con l'edificio del Semaforo
Percorrendo la bella scalinata di accesso, riprendiamo la nostra escursione che in pochi minuti ci porta a sfiorare un secondo edificio e poi a ricongiungerci con il segnavia principale. In gradevole salita, all'interno della macchia o attraverso piccoli lembi di bosco, raggiungiamo il crocevia del Troppolo (m 690).
04-Verso il Troppolo04-Verso il Troppolo
Qui passa la GTE che imbocchiamo ora a destra, in leggera discesa, compiendo un traverso alla testata della valle. A un terzo circa della diagonale è possibile cercare la deviazione che porta a sinistra presso i resti della chiesa di San Frediano. Qualche minuto a litigare con l'intrico della macchia ed ecco materializzarsi i frammenti delle mura perimetrali.
05-Le mura di San Frediano05-Le mura di San Frediano
Ripreso il sentiero intersechiamo il fosso del Bacile ed arriviamo al bivio a quota 585 (La Terra). Lasciata per il momento la prosecuzione della discesa verso Chiessi, imbocchiamo il sentiero a sinistra: è questo il tratto più impegnativo della escursione con il cammino che ora si fa ripido e a tratti malagevole. Più in alto il tracciato migliora ed esce progressivamente dalla macchia dalla quale iniziano ad emergere curiose formazioni granitiche. Con pendenza progressivamente ridotta, si arriva infine alla località La Tavola (m 936), panoramica insellatura posta sul crinale ad occidente del monte Capanne. Per chi lo desidera, poco distante si eleva il castelletto del Monte di Cote, formato da un ammasso di blocchi granitici. Lo si può raggiungere con l'aiuto delle mani, cercando i passaggi migliori tra i macigni.
06-Il monte di Cote06-Il monte di Cote
07-I blocchi sommitali del monte di Cote07-I blocchi sommitali del monte di Cote
Per la discesa, una volta ritornati al bivio in località La Terra, abbiamo utilizzato il sentiero già percorso in salita nella escursione al monte San Bartolomeo.
08-Il crinale tra il monte di Cote e il monte Capanne08-Il crinale tra il monte di Cote e il monte Capanne
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