La Gravina di Ginosa

Oggi siamo a Ginosa. Alla visita al canyon, area naturale protetta, si abbina quella al villaggio rupestre situato appena in periferia del paese. Ci portiamo in auto verso la strada a sud di Ginosa dove si lascia il mezzo. Dopo breve percorrenza si abbandona la strada asfaltata per risalire, senza sentiero obbligato, il fondo del canyon creato dall'azione delle acque meteoriche che lambisce il fianco orientale di Ginosa. Sebbene ieri sia piovuto, si cammina sull'asciutto. Per la gran parte ci muoviamo su terreno incoeso di ghiaia sottile che vede alternarsi tratti con sassi più importanti a lembi di vegetazione. Le pareti della gravina sono abbastanza distanziate le une dalle altre.
Più avanti, dopo una larga ansa del canyon, mentre ci si avvicina alle case della cittadina, si cominciano ad intravedere sulla destra alcune pareti in cui compaiono muri di vecchie costruzioni. Alcuni alberi di olivo suggeriscono la presenza di vecchie coltivazioni. Avvicinandosi ancora si palesano le case grotta, edificate esattamente al di sotto della parte nuova di Gravina e del Castello, che emerge sulla skyline. Il villaggio è raggiungibile sulla sinistra e percorso da mulattiera dai muretti recentemente sistemati. Ci troviamo all'interno dell'agglomerato di case del villaggio Rivolta, formato da numerosi insediamenti grottali (se ne contano 66) scavati nella tenera roccia tufacea e posti su più piani, dove gli spazi erano condivisi con gli animali. Lo scavo ampliava una cavità preesistente e veniva effettuato lasciando pilastri, creando nicche, mensole, camini. Poi il momento "costruttivo" dotava la casa grotta di sembianze abitabili. Tutte sono dotate di cisterna per la raccolta dell'acqua. Tra le case sono visibili i resti di un antico forno. Dalla parte opposta al villaggio un'ampia gradinata in pietra prosegue sotto forma di sentiero e con una breve risalita conduce alla chiesa rupestre di Santa Sofia dove ammiriamo gli affreschi con i quali è decorata. Di qui passa la Via Ellenica, un tratto del Cammino Materano contrassegnato da verde giallo. Saliti al settore nord della cittadina ci inoltriamo sulle stradicciole sotto la Chiesa Madre di Ginosa (la facciata è decorata con San Martino). In questo quartiere si trovano le case grotta del Rione Casale. Qui le case-grotta propriamente dette si mescolano a edifici che uniscono una parte scavata nella grotta a una parte in costruzione classica. Per il ritorno abbiamo attraversato l'abitato di Ginosa fino al punto di partenza.